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3-11-2021 Sisus, ex Casa Cattani, approvato anche il progetto definitivo per realizzare gli alloggi per senza dimora

A poche settimane dall’ok al progetto definitivo per l’intervento di recupero dell’immobile ex casa Cattani costruzione di una struttura di co-abitazione (cohousing), mediante la realizzazione di 10 alloggi e di spazi comuni, la giunta comunale di Castelfranco Veneto ha approvato anche un altro progetto definitivo relativo all’intervento per realizzare gli alloggi per senza dimora e in povertà estrema che troverà posto nella stessa sede. Si tratta di un altro intervento previsto nell’ambito della Strategia Integrata di sviluppo urbano sostenibile “SISUS” dell’Area Urbana Asolano-Castellana-Montebellunese costituita tra i Comuni di Montebelluna, Castelfranco Veneto, Asolo, Altivole, Caerano di San Marco, Istrana, Maser, Riese Pio X, Trevignano e Vedelago.

Pensato per ridurre le situazioni di marginalità estrema e il degrado urbano collegato, questo intervento prevede la realizzazione di un asilo notturno per senza fissa dimora con capienza di 14 posti letto con un budget di 1.115.000 € di cui 605.733,34 € di finanziamento regionale a valere su fondi POR FESR, ora FSC.

Commenta il sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon: “Con questa approvazione si completa l’iter amministrativo per il completo recupero di Casa Cattani dove troveranno posto due strutture destinate ad alcune fasce di popolazione fragile: il cohousing con la realizzazione di 10 alloggi e di spazi comuni e i 14 alloggi per senza dimora e per persone in povertà estrema. E’ un’operazione lungimirante e dettata da quello spirito di inclusione sociale e di accoglienza che già caratterizza la nostra comunità e che ora trova ulteriore espressione tangibile con questi due preziosi interventi inseriti nell’ambito del progetto SISUS (Strategie integrate di sviluppo urbano sostenibile) dell’Asse 6 del POR-FESR 2014-2020 che vede coinvolti dieci comuni dell’area Asolana-castellana-montebellunese”.

IL PROGETTO

Il fabbricato sarà diviso in due ambiti: mentre il cohousing (il cui progetto definitivo è stato approvato a inizio ottobre) occuperà la porzione ad est a tre livelli e parte del corpo di fabbrica a due livelli fino alla barchessa collocata al centro; la struttura di accoglienza per i senza fissa dimora invece occuperà la rimanente porzione ad ovest del fabbricato.

La disposizione originaria degli ambienti sarà rivisitata demolendo solo alcune porzioni delle murature portanti per creare nuove aperture interne e cercando di mantenere l’originaria suddivisione dei corpi di fabbrica. Una volta liberato il sito e messo in sicurezza la muratura, si procederà con la realizzazione dei cordoli a rinforzo delle fondazioni esistenti e della platea che interesserà tutti gli ambienti interni al piano terra. Saranno quanto più conservatele e aperture esistenti, adeguando e aprendo solo quei fori necessari a raggiungere i requisiti igienico sanitari degli ambienti interni. I serramenti saranno sostituiti con elementi nuovi composti da telai in legno di abete in tinta naturale e tripli vetri per raggiungere i requisiti minimi in materia di risparmio energetico, mentre come sistema di schermatura si opterà per la sostituzione dei portelloni con nuovi in legno in tinta naturale.

All’interno del fabbricato sarà realizzata una controparete lungo tutto il perimetro del fabbricato così da migliorare le caratteristiche di coibentazione, composta da uno strato di isolamento posto in aderenza alla muratura e una struttura in profili in alluminio a sostegno di pannelli in lana di roccia. Il tutto sarà chiuso con due lastre in cartongesso, rasate e tinteggiate: questa soluzione sarà utilizzata anche per le contropareti interne e per le pareti divisorie dei locali di nuova realizzazione.

Data creazione: 17-11-2021    |    Data ultimo aggiornamento: 17-11-2021